Alla presenza di circa 40 giovani tra studenti, docenti e ricercatori si è svolta la due giorni di lavori del 10° Workshop della Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) dedicata al tema: Imparare dalla storia: la prospettiva storica e la storia delle idee, nella ricerca scientifica e nella cultura umana.
Il felice traguardo del decimo anno è stato sottolineato con la presenza di due professori di rilievo: Franco Garelli, uno dei maggiori sociologi della religione a livello internazionale, ordinario di Sociologia dei processi culturali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino e docente di sociologia delle religioni e Paolo Zellini, ordinario di Analisi numerica e storico della matematica, membro del Comitato scientifico SISRI.
Oltre alle due relazioni, il programma dei due giorni ha visto il susseguirsi delle comunicazioni (Vedi allegato) presentate dai partecipanti che hanno risposto alla Call for Paper fatta dalla Scuola nei mesi precedenti. Tutti i paper presentati sono stati precedentemente valutati dal comitato organizzatore del Workshop.
La giornata di sabato 19 si è aperta con la lezione iniziale del prof. Zellini su Perché le scienze hanno bisogno della storia? Il caso della matematica in cui il relatore ha sottolineato la relazione tra la matematica greca e la moderna scienza del calcolo, tenendo conto che, per cogliere aspetti essenziali di questa relazione, occorre rifarsi alla matematica pre-euclidea, come pure alla filosofia platonica e pre-platonica.
Al termine della lezione e del dialogo con i presenti, sono cominciate le comunicazioni che sono proseguite per i due giorni, salvo il tardo pomeriggio di sabato, in cui Franco Garelli ha tenuto la sua conferenza pubblica, intitolata Principali cambiamenti nella società contemporanea a 50 anni dal 1968: la fede religiosa a confronto con la cultura emergente e il pensiero scientifico. Vi hanno preso parte anche altri invitati. Vivaci le reazioni e le domande dei presenti su un tema, quello del Sessantotto, che ha suscitato ricordi nei meno giovani e curiosità tra i ragazzi presenti. Ha introdotto la relazione e moderato il dibattito Leonardo Allodi, professore associato di Sociologia dei Processi culturali presso l'Università di Bologna, sede di Forlì.
[Le foto della conferenza del prof. Garelli]
Al termine della conferenza, il prof. Garelli ha consegnato il Premio DISF 2018 (Bando di concorso) al miglior elaborato pervenuto sul tema del Workshop che quest’anno è stato vinto da Luca Arcangeli, Dottore in Filosofia, con il lavoro intitolato Sulla memoria condivisa. Oltre al primo premio di 1.000 Euro sono state messe in palio due scholarships per la II Summer School della SISRI, che si svolgerà dal 29 luglio al 25 agosto 2018 a Prati di Tivo (TE). Sono arrivati rispettivamente secondo e terzo l’elaborato Aspetti della tradizione scientifica in Michael Polanyi, di Miriam Savarese, dottoranda in Filosofia e Numina Matematici e Logos divino, di Marco Nicolella, anche lui dottorando in Filosofia.
Come di consueto ormai, il Workshop si è svolto presso il Centro Convegni Bonus Pastor di Roma, testimone di tutte le precedenti edizioni. Fra le comunicazioni dei partecipanti, iscritti alla SISRI e non, segnaliamo: Historia magistra (et discipula) scientiae et theologiae, Giovanni Amendola (Dottore di ricerca in Matematica e Informatica, Università della Calabria; Licenziato in Teologia, Istituto Teologico Calabro, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale); Dalle parole alle parole chiave: evoluzione e involuzione del giornalismo di Flavia Grossi (Giornalista, Ricercatrice Centro DISF, Laurea in Lettere, Università degli studi di Roma Tre e in Scienze della Comunicazione, L.U.M.S.A Roma); La storia recente dell’interpretazione del nous aristotelico e le sue implicazioni epistemologiche di Aldo L’Erario (Master in International Screenwriting and Production dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Laurea Magistrale in Filosofia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Candidato dottorale presso la Ludwig Maximilians Universität, Monaco di Baviera); La storia delle idee in cosmologia: sintesi e interazioni fra antico e moderno; Mauro Stenico (Dottore di ricerca e Doktor der Philosophie in Comunicazione politica: dall’antichità al XX secolo, Università degli Studi di Trento e Johann Wolfgang Goethe-Universität Frankfurt am Main, Cultore della materia in Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Trento); Breve storia del concetto di natura tra l’antichità e l’età moderna, Valentina Zaffino (Docente di Storia della scienza presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense).
Abstract della lezione del prof. Zellini
Abstract della conferenza del prof. Garelli
Presentazione visuale, prof. Zellini: Perché le scienze hanno bisogno della storia? Il caso della matematica
Il video della conferenza del Prof. Garelli
La raccolta degli abstracts delle comunicazioni
Alcuni dei contributi presentati:
Luca Arcangeli, Sulla memoria condivisa
Aldo L'Erario, Tradizioni interpretative dell’intelletto–nous aristotelico
Giovanni Amendola, Historia magistra (et discipula) scientiae et theologiae
Claudio Tagliapietra, Esclusione di Dio e secolarizzazione della conoscenza nella analisi storica di Brad S. Gregory
Flavia Grossi, Dalle parole alle parole chiave: evoluzione e involuzione del giornalismo
Marco Nicolella, Numina matematici e logos divino
Mauro Stenico, La storia delle idee in cosmologia: esempi di interazione fra antico e moderno
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